lunedì 18 marzo 2013

Mostra di Giulia Napoleone “Misura della memoria” a Viterbo


Dal 24 marzo,  ore, 11.00 al 24 aprile 2013


Palazzo Chigi - Via Chigi 15, Viterbo
orario di  apertura 17.00 - 19.30
Portico della Giustizia - Via S. Lorenzo 57, Viterbo
orario di apertura 10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.30
(festivi esclusi)

Composizioni liriche, cariche di emotivo ascetismo si fondono con le strutture analitiche dei lavori di Giulia Napoleone, denotati da razionale progettualità geometrica, a prescindere dal mezzo espressivo utilizzato, e tornano con la stessa determinata coerenza nella serie pittorica Misura della memoria presentata nelle sale espositive della galleria Miralli.
Il titolo della mostra racchiude già in sé l’unione osmotica tra una dimensione incerta e mistica, quella della memoria, e una sistematica esecuzione formale. A partire dagli anni Sessanta Giulia Napoleone ha sempre prediletto la carta; prima i disegni a china, poi la grafica con l’uso del bulino, del punzone e del berceau e solo più tardi arriverà il colore negli acquerelli e nei pastelli realizzati dalla seconda metà degli anni Settanta.
Il passaggio al medium pittorico è stato segnato, prima dai grandi dipinti del 1999, intitolati Deriva, Venilia e Limite d’orizzonte e poi dalla serie che prende il nome dal verso di Orazio Mutano i cieli, titolo che segnala come l’uso di tecniche differenti non ha mai mutato lo spirito profondo del lavoro di Giulia Napoleone, proteso verso una costante ricerca di armonia in uno spazio di quiete delineato, in cui rintracciare le coordinate di sensazioni passate.
Giulia Napoleone ritorna ora a segnare sottili passaggi di gradazioni tonali a volte impercepibili, sottolineate solo da lievissime modulazioni.
Il colore prescelto per i dipinti è il blu, lo stesso degli acquerelli, usato in tutte le sue gradazioni tonali: blu di prussia, indaco, cobalto, oltremare dal lapislazzuli al ceruleo. A cambiare è la resa luministica finale. Negli acquerelli l’assenza di materia fa riaffiorare la luce dal fondo della carta con delicate trasparenze; nei dipinti la luce viene fatta vibrare attraverso una materia densa e corposa che modifica il rifrangersi della luce. La tensione è accentuata da cordoli orizzontali tesi che emergono in superficie segnando linee regolari ed equidistanti lungo i quali la luce scorre ed emana intermittenze di viva elettricità.
Lo spazio cadenzato in una forma di meditata calma, si arricchisce internamente di movimenti dinamici. La monocromia, la perfetta ritmica ripetizione e l’apparente stasi evocano un ordine innato delle cose e dell’universo, qui distratto soltanto dai sottili riverberi di luce che esumano gli spazi nascosti della memoria, come in una magnetica ipnosi.
Giulia Napoleone mantiene in pittura il vigore che denota la sua opera, attraverso un gesto controllato, dominato da un rispettoso rigore estetico e gestuale ai limiti della tensione. Con questi strumenti ottiene la misura di una dimensione per sua natura difficilmente definibile, mantenendo l’entità cosmica e universale di lontane emozioni che la vastità di quei blu è in grado di evocare. Il tempo filtra suggestioni accese da dati fenomenici, Giulia Napoleone coglie quei dati processati da stati mentali, in uno spazio misurabile. La memoria gioca un ruolo importante nel riconoscere analogie con forme e colori, ripercorre sentieri familiari e ritrova impressioni inaspettate.
Il ciclo di dipinti Misura della memoria segna uno spazio temporale chiaramente distinto da un inizio e un punto d’arrivo, per un’esperienza di totale silenzio e meditazione accompagnata dal mutare della luce che, protagonista, crea ad ogni spostamento oscillazioni nuove in grado di cambiare non solo la forma reale delle cose, ma anche la nostra percezione e con essa l’interpretazione che ne diamo, offrendo molteplici possibilità di penetrare la realtà.
La luce riveste una parte fondamentale nel lavoro di Giulia Napoleone.  Nel 1999 realizza i fogli di Al mutare dell’ora, per una scelta di versi di Torquato Tasso: disegni a pastello che segnano un maggiore e incisivo interesse per la realtà immateriale della luce e per il suo variare allo scorrere delle ore. Nota è la sua passione per la poesia, per lei da sempre incessante fonte d’ispirazione; più volte Giulia Napoleone si è confrontata con i versi di poeti antichi e moderni che hanno fatto nascere molteplici libri d’arte pubblicati da importanti case editrici.
                                                    Agnese Miralli



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